domenica 2 gennaio 2011

Augurio per il 2011

Si è chiuso l'anno 2010, un anno in cui molte persone attorno a me avevano riposto i migliori auspici.
Beh, il 2010 o il 2011 o il 2012, dipendono da noi prima di tutto ed è così che tra le persone attorno alcuni hanno "svoltato", altri hanno trovato la passione della vita ed altri invece hanno continuato a fare quello che hanno sempre fatto ed ora si lamentano e non vedono l'ora di chiudere l'anno (sperando in chissà cosa...)
Io personalmente sono sempre andato controcorrente, chi non mi vede per quattro mesi mi ritrova completamente diverso da com'ero, e sarà così anche nel prossimo anno (perchè lo voglio).
Anche io mi sono lamentato, anche io ho atteso con ansia il conto alla rovescia, ci sono anni (il 2006 su tutti) in cui avrei voluto festeggiare il capodanno ad agosto anzichè dicembre.
Invece, proprio in quell'anno, il capodanno l'ho trascorso in Tunisia e non per caso, visto che quattro anni dopo lì ho trovato la donna della mia vita ed il mio percorso di vita interiore.
Quell'anno mi sono lamentato, per motivi validi, ve lo assicuro ma soprattutto perchè nessuno mi aveva insegnato che gli inconvenienti sono opportunità, che il detto "non tutto il male viene per nuocere" non è solo un detto, ma uno stile di vita.
Ogni anno della mia vita è stato sensazionale, non ricordo anni in fotocopia e non ho mai avuto paura della povertà senza neanche cercare con smania la ricchezza.
Nessuno mi aveva ancora detto che i soldi sono solo pezzi di carta a cui siamo noi stessi a dare valore, eppure li ho sempre trattati così e loro puntualmente mi sono caduti nelle tasche quando tutto sembrava perduto e sentivo il fondo gelido del barile.
Per quanto sopra, per il dispiacere di alcuni che preferiscono lamentarsi, non augurerò solamente "buon anno e speriamo che il prossimo sia migliore", bensì auguro a tutti un 2011 alla profonda ricerca di se stessi, affinchè ci sia un cambiamento se ci deve essere, o si resti nello stesso punto conquistando però la consapevolezza che è quello che vogliamo veramente.

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